• Io Vino 2022

    Dalle Marche alla Campania torna la nuova edizione di Io Vino, Selezione da Vitigno Autoctono

    Torna dopo due anni di stop la nuova edizione di Io Vino, Selezione da Vitigno Autoctono, più testarda che mai e con quella passione di sempre per il vino e per la gente che ama il vino. E per questo quinto e tanto atteso appuntamento Io Vino arriva nel cuore della Capitale per presentare e far conoscere una selezione di vitigni autoctoni tra Marche e Campania. Appuntamento domenica 13 marzo dalle 11 alle 20 a Roma, presso Ergife Palace Hotel.

    Se la location cambia, si conferma saldo il format di degustazioni e seminari organizzati dall’Associazione Io Vino che pone l’attenzione su una serie di produzioni vitivinicole e aziende di Marche e Campania. Un’indagine e una scoperta che ogni anno si fa sempre più ricca e profonda all’interno di queste due regioni, due territori con posizione speculare, profonde caratteristiche morfologiche, ma differenti per clima, per tradizione, per ricerca.

    Due regioni che hanno sicuramente sempre tanto da raccontare e da far scoprire, a partire dai produttori, dai vignaioli appassionati, che confermano la presenza all’evento e alle nuove generazioni che di questo lavoro stanno scoprendo difficoltà, sudore e soddisfazione. Con un unico comune denominatore rappresentare al meglio il territorio da cui provengono, unico nella sua storia, nel profumo, nel gusto e racchiuso in una bottiglia.

    Perché come afferma l’organizzatore Manilo Frattari: “ogni anno la mia idea di dar vita a un evento che sappia raccontare il vino, da un punto di vista diverso e alternativo, cresce e si rafforza sempre di più”. 

    Sulla scia dell’ultima edizione anche per il 2022 saranno presenti delle aziende ospiti, selezionate dall’organizzazione e volute per ampliare il panorama degustativo e creare un confronto aperto.

    E infine come in ogni edizione non potevano mancare le Masterclass. Riflettori puntati su due vitigni in particolare, il Piedirosso per la Campania e la Lacrima di Morro d’Alba per le Marche con due seminari dedicati: “Piedirosso: l’indigeno campano si riscopre moderno” a cura di Alessio Pietrobattista giornalista di guide del settore e curatore per la guida Slow Wine Lazio;  e “ Lacrima di Morro d’Alba, Presente e Passato” a cura di Francesco Quercetti, giornalista e curatore regionale per la guida Slow Wine Marche.